Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - PASSIVO E RIVENDICHE

Fondo di tesoreria INPS

  • Alessandro Sabatini

    Arezzo
    01/08/2019 12:57

    Fondo di tesoreria INPS

    Innanzitutto vi ringrazio in anticipo per la preziosa collaborazione che garantite con il vostro forum.
    La questione che voglio porvi riguarda il Fondo di Tesoreria INPS, o meglio la domanda di insinuazione al passivo presentata da un dipendente anche con riferimento al TFR accantonato presso il Fondo di Tesoreria gestito dall'INPS.
    Fino a poco tempo fa ero solito escludere la domanda di insinuazione del dipendente con riferimento alla quota di TFR accantonata nel Fondo di Tesoreria Inps. Consideravo legittimato a presentare domanda di insinuazione l'istituto previdenziale per i dm/10 non versati, che contenevano dette quote, riconoscendo al debito della società fallita natura contributiva.
    Alla luce della sentenza n° 12009 del 16/05/2018 della Cassazione, a cui si richiama l'ordinanza n° 6673 del 07/03/2019 sempre della Suprema Corte, ritengo di dover modificare la mia valutazione, in quanto, in dette decisione la Cassazione riconosce legittimazione attiva al dipendente con riferimento alle quote di TFR non versate al fondo, di cui la società fallita resta debitrice. Pertanto procederò ammettendo il credito del dipendente relativamente non a tutto il TFR accantonato al Fondi di Tesoreria ma con riferimento solo alle quote non versate.
    In conseguenza, la domanda dell'INPS relativa ai DM/10 non pagati, verrà ridotta della quota destinata al fondo di tesoreria e non versata, non avendo l'istituto legittimazione attiva a presentarla e per non creare una duplice ammissione.
    Che ne pensate?
    Di nuovo i miei ringraziamenti
    • Zucchetti SG

      Vicenza
      26/08/2019 09:13

      RE: Fondo di tesoreria INPS

      Esatto. Nell'ordinanza 07/03/2019, n.6673, invero, la Cassazione rigetta il motivo proposto dal ricorrente, statuendo che il Tribunale "ha fatto in concreto applicazione del principio ancora di recente ribadito da questa Corte secondo cui "in materia di insinuazione allo stato passivo, il lavoratore ha legittimazione alla domanda di ammissione per le quote di t.f.r. maturate dopo il 1 gennaio 2007 e non versate dal datore di lavoro fallito al Fondo Tesoreria dello Stato gestito dall'INPS, ai sensi della L. n. 296 del 2006, art. 1, comma 755, poichè il datore di lavoro non è un mero adiectus solutionis causa e non perde quindi la titolarità passiva dell'obbligazione di corrispondere il t.f.r. stesso" (Cass. nn. 12007, 12008 e 12009 del 2018, con la copiosa giurisprudenza ivi citata, cui adde Cass. nn. 2152, 2780 e 3884 del 2018)".
      A fronte di questi precedenti non può che adeguarsi.

      Zucchetti SG srl
      • Francesca Malfatti

        VERONA
        25/01/2021 18:08

        RE: RE: Fondo di tesoreria INPS

        Buongiorno, ferma la legittimazione statuita dalla Cassazione nelle decisioni citate, mi chiedo se, nell'ipotesi in cui i lavoratori abbiano richiesto al curatore la trasmissione dei modelli per l'erogazione del TFR di competenza del Fondo di Tesoreria ma, nelle more dell'intervento del Fondo e quindi del materiale pagamento da parte dell'INPS, il credito venga anche insinuato al passivo, quale possa essere la corretta decisione in sede di progetto e successivo stato passivo. A mio parere la domanda dovrebbe essere dichiara inammissibile, salvo poi poter essere nuovamente insinuato il credito nell'ipotesi in cui l'INPS per qualsivoglia motivo respinga l'intervento del Fondo di Tesoreria; diversamente vi sarebbe una duplicazione.
        Ringrazio anticipatamente per la Vs. risposta.
        Cordiali saluti
        • Zucchetti SG

          Vicenza
          25/01/2021 19:44

          RE: RE: RE: Fondo di tesoreria INPS

          Ci permettiamo di dissentire. Il creditore verso il fallito è il dipendente che può azionare i suoi crediti, compreso il TFR, con lo strumento della insinuazione e tale credito, fin quando non risulta pagato (dall'Inps o, in ipotesi, da un terzo qualunque) esiste e non vi è ragione per escluderlo dal passivo, per il fatto che in seguito potrebbe esse soddisfatto dall'Inps. Quando ciò accadrà, l'Inps provvederà a surrogarsi e il curatore, giusto il disposto del sec. comma dell'art. 115 l. fall. provvederà alla rettifica dello stato passivo.
          Zucchetti Sg srl