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Approvazione bilanci ed eventuale messa in liquidazione

  • Renato Castagnetta

    Palermo
    01/10/2019 07:37

    Approvazione bilanci ed eventuale messa in liquidazione

    Buongiorno vorrei sottoporre un quesito credo particolare.
    Sono stato nominato amministratore giudiziario di una srl di cui sono stati confiscati i 2/3 (in amministrazione), successivamente sono stato anche nominato amministratore unico dell'intera società. Per problemi contabili rilevati in sede di amministrazione non ho potuto chiudere ed approvare i bilanci degli ultimi cinque anni sebbene le dichiarazioni siano state regolarmente presentate. Risolti i problemi contabili derivanti da vari fattori , quadratura banca, clienti , fornitori ecc ho pronti i bilanci ma rilevo delle perdite fin dal primo anno che continuano negli anni successivi determinando l'azzeramento del capitale.
    Orbene nell'approvare i bilanci, ormai in unica soluzione e rilevato che un socio (quello libero 1/3) sarebbe disposto ad accollarsi interamente un anticipo infruttifero volto a ripianare le perdite e ricostituire il capitale, devo comunque mettere in liquidazione l'azienda o vista la disponibilità del socio a ripianare non è necessario. In quanto tempo il socio deve reintegrare. In alternativa essendovi dei creditori potrei dichiarare il fallimento in proprio?. Grazie per la risposta

    • Stefano Andreani - Firenze
      Luca Corvi - Como

      20/10/2019 16:04

      RE: Approvazione bilanci ed eventuale messa in liquidazione

      La soluzione corretta non è un anticipo infruttifero da parte di uno o più soci, bensì la procedura stabilita dal primo comma dell'art. 2482-ter c.c.: "Se, per la perdita di oltre un terzo del capitale, questo si riduce al disotto del minimo stabilito dal numero 4) dell'articolo 2463, gli amministratori devono senza indugio convocare l'assemblea per deliberare la riduzione del capitale ed il contemporaneo aumento del medesimo ad una cifra non inferiore al detto minimo".

      In tale sede dovrà essere prevista una tempistica per la sottoscrizione e il versamento del nuovo capitale (più il sovrapprezzo necessario per coprire le perdite pregresse) che consenta il regolare pagamento delle passività; se ciò non avverrà, ovvero se la tempistica prevista dalla delibera non venga rispettata, l'amministratore non potrà che chiedere l'accesso a una procedura concorsuale.

      Questo per quanto riguarda il ruolo dell'amministratore unico.

      Più delicata è la posizione dell'amministratore giudiziario, perché al momento dell'azzeramento e ricostituzione del capitale si porrà il problema se sottoscrivere o meno la quota spettante in prelazione e con che risorse effettuare il versamento necessario; ma si tratta di questione che esula dai confini di questo Forum.