Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - VARIE

Nota variazione iva e insinuazione al passivo

  • Francesco Neri

    Castelfranco Emilia (MO)
    12/01/2022 16:04

    Nota variazione iva e insinuazione al passivo

    L'art. 18 D.L. 73/2021 (Decreto Sostegni-bis) ha introdotto l'anticipazione del momento a partire dal quale può essere emesso il diritto di rettifica alla data di apertura di una procedura concorsuale.
    Il cedente/prestatore può quindi emettere nota di variazione IVA in diminuzione nel momento in cui il proprio cessionario/committente viene assoggettato ad una procedura concorsuale, recuperando così l'IVA versata con l'emissione della fattura. La procedura concorsuale non è obbligata alla registrazione della variazione IVA.
    Il creditore, avendo già emesso nota di variazione IVA in diminuzione, può insinuarsi al passivo fallimentare per un importo comprensivo dell'IVA di rivalsa o solamente dell'imponibile?
    Nel secondo caso, qualora successivamente il corrispettivo sia pagato, in tutto o in parte, vi è l'obbligo di emissione di nota di variazione in
    aumento, con l'effetto di subire l'incisione dell'IVA che dovrà essere scorporata da quanto ricevuto?

    Grazie e cordiali saluti
    Dott. Francesco Neri
    • Stefano Andreani - Firenze
      Luca Corvi - Como

      21/01/2022 21:47

      RE: Nota variazione iva e insinuazione al passivo

      Sulla questione non vi sono prese di posizione ufficiali, né con ogni probabilità ve ne saranno a breve, dato che si tratta di una problematica concorsuale e non fiscale, l'Agenzia delle Entrate non prenderà certo posizione sul punto, né riteniamo che indicazioni possano giungere dal Ministero della Giustizia.


      Ciò premesso la nostra opinione è che la procedura più corretta sia ammettere il credito al lordo della nota di credito, per più motivi:

      - la nota di credito non implica rinuncia all'importo che essa espone ma ha finalità esclusivamente tributarie

      - essa è nella sostanza irrilevante per la procedura: in caso di capienza dell'attivo l'IVA è sempre e comunque dovuta

      - ciò consente di mantenerne l'eventuale privilegio speciale del tributo: in caso di imponibile in chirografo e IVA in privilegio (p.es. per fornitura di un bene presente nell'attivo fallimentare) se l'ammissione al passivo fosse al netto della nota di credito ci si troverebbe o a pagare un importo non risultante dal passivo, o a non pagare un importo invece dovuto, e in privilegio

      - come già scritto nel quesito, la stessa normativa tributaria depone in tal senso, dato che esonera la procedura dalla registrazione della nota di credito.


      Quali che siano le modalità di ammissione al passivo, al momento dell'eventuale riscossione dell'imponibile e non dell'IVA si ripresenterà il "solito" problema dell'emissione della fattura (in questo caso, della nota di variazione in aumento per sola IVA) con IVA che rimane a carico del creditore, esattamente come accade da sempre per i creditori ammessi al passivo in base non a fattura ma a nota provvisoria, questione sulla quale abbiamo versato i proverbiali fiumi di inchiostro ...
      • Gianluca Porcelli

        Latina
        28/02/2022 16:28

        RE: RE: Nota variazione iva e insinuazione al passivo

        Se ho capito bene in una insinuazione al passivo non si deve tener conto delle note di credito (L'art. 18 D.L. 73/2021 Decreto Sostegni-bis).
        Mi confermate ?

        Grazie
        • Stefano Andreani - Firenze
          Luca Corvi - Como

          01/03/2022 20:10

          RE: RE: RE: Nota variazione iva e insinuazione al passivo

          Come abbiamo scritto, per i motivi sopra indicati, ci pare la strada più corretta.
          Ovviamente, ciò solo se tale è l'importo richiesto nell'istanza di ammissione al passivo: se nell'istanza il creditore richiede il "saldo scheda contabile", ovvero tiene conto anche delle note di credito, non si potrà certo andare ultra petitum.