Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - RIPARTI

CREDITO IVA FINALE – CESSIONE – ASSEGNAZIONE IN PIANO DI RIPARTO

  • Giuliano Cesarini

    Fossombrone (PU)
    30/06/2020 20:34

    CREDITO IVA FINALE – CESSIONE – ASSEGNAZIONE IN PIANO DI RIPARTO

    Al termine della liquidazione dell'attivo fallimentare, mi trovo con un consistente credito iva generato post fallimento da fatture per servizi ed in parte per l'acconto e saldo sul compenso del curatore.
    A fronte del credito le opzioni mi sembrano:
    a – cessione del credito con gara competitiva
    b – attesa del rimborso
    c – assegnazione in piano di riparto (che è una variante del caso a)
    Tutte le tre ipotesi prevedono, se non sbaglio, la presentazione della dichiarazione finale con richiesta di rimborso
    La cessione del credito con gara competitiva corre il rischio di lasciare fuori l'iva relativa al compenso finale del curatore – ancora ovviamente non liquidato – a meno che non si possa parlare di cessione di "credito futuro" (come ho trovato scritto in qualche discussione del forum) che mi sembra un po' problematica.
    L'attesa del rimborso significa dilatare i tempi di durata del fallimento ed anch'essa non sembra poter comprendere l'iva sul compenso finale.
    L'assegnazione in piano di riparto potrebbe - con il consenso de creditore cessionario-assegnatario - rappresentare una possibilità.
    Avrei pensato una procedura con queste fasi:
    1 – approvazione del rendiconto (nel quale si menziona la possibilità di assegnazione del credito ai creditori)
    2 – liquidazione del compenso finale al Curatore
    3 – emissione della fattura da parte del Curatore (es: dicembre 2020)
    4 – presentazione dichiarazione di cessazione di attività (es: dicembre 2020)
    5 – pagamento fattura del Curatore quanto meno per la parte iva (es: gennaio 2021)
    6 – presentazione dichiarazione iva finale per il 2019 a rimborso
    7 – presentazione del progetto di riparto che reca come importo da assegnare la somma dell'iva chiesta a rimborso.
    Con l'assegnazione in Riparto si evita l'inconveniente della perdita definitiva del credito iva sul compenso finale del Curatore che ha come presupposto l'approvazione del rendiconto e, quindi, la cessazione dell'attività di liquidazione.
    Tuttavia in una discussione con il vostro intervento dell'1-8-2019 avete espresso qualche dubbio sulla concreta praticabilità dell'assegnazione del credito ai sensi dell'art. 117 comma 4.
    • Stefano Andreani - Firenze
      Luca Corvi - Como

      07/07/2020 07:02

      RE: CREDITO IVA FINALE – CESSIONE – ASSEGNAZIONE IN PIANO DI RIPARTO

      Non riportiamo qui le perplessità esposte nell'intervento citato nel quesito, ma le confermiamo: temiamo che l'assegnazione dei crediti fiscali in sede di riparto sia decisamente di difficile realizzazione pratica.

      La cessione di credito futuro non è particolarmente problematica, anche perchè è inevitabile per la cessione dell'eventuale credito IRES, quindi è procedura già ben "rodata".

      La questione dell'IVA sul compenso al Curatore può essere risolta facendo liquidare tale compenso anticipatamente ed emettendo la relativa fattura; così facendo si risolve il problema dell'IVA ma il Curatore si trova a doverla anticipare (e potrebbe non essere d'accordo) oppure il Giudice a doverne autorizzare il pagamento anticipato rispetto al riparto finale (e potrebbe non essere d'accordo).

      Altro accorgimento è la chiusura anticipata della partita IVA, così da poter presentare l'istanza di rimborso in sede di dichiarazione finale IVA, prima della chiusura della procedura.

      Tutto quanto qui sopra esposto non è che una serie di indicazioni e suggerimenti, da valutare caso per caso, in base alla fattispecie concreta.
      • Giuliano Cesarini

        Fossombrone (PU)
        07/07/2020 10:17

        RE: RE: CREDITO IVA FINALE – CESSIONE – ASSEGNAZIONE IN PIANO DI RIPARTO

        La problematicità circa la cessione di credito futuro era riferita all'entità dello stesso non alla procedura.
        Per quanto attiene all'iva sul compenso del Curatore, forse si potrebbe chiedere al Giudice l'autorizzazione al pagamento anticipato della sola iva.
        A questo punto però sorge un problema meramente fiscale.
        L'importo che dovesse essere pagato (ad esempio 220) sarebbe riconosciuto dal fisco come incasso di sola iva da parte del professionista (e quindi senza effetti reddituali e di ritenuta fiscale) o dovrebbe essere comunque imputato proporzionalmente al compenso, alla cassa previdenza all'iva, il tutto al netto della ritenuta fiscale? Una esplicita menzione del GD nell'eventuale provvedimento di autorizzazione al pagamento della sola iva potrebbe essere sufficiente?
        Una soluzione alternativa potrebbe essere cedere il credito futuro dopo la liquidazione del compenso ma prima dell'emissione della fattura.
        Questo però presuppone l'avvenuta approvazione del rendiconto.
        Pensate sia possibile cedere il credito dopo l'approvazione del rendiconto?
        • Stefano Andreani - Firenze
          Luca Corvi - Como

          21/07/2020 19:30

          RE: RE: RE: CREDITO IVA FINALE – CESSIONE – ASSEGNAZIONE IN PIANO DI RIPARTO

          Per quanto riguarda il pagamento della sola IVA non vediamo ostacoli, una volta che ciò è chiarito in un provvedimento con data certa.
          La cessione del credito dopo lì'approvazione del rendiconto ci pare possibile solo se l'importo è già stato predeterminato ed è quindi già confluito nel rendiconto stesso.
      • Sonia Chiti

        Prato
        08/10/2021 04:37

        RE: RE: CREDITO IVA FINALE – CESSIONE – ASSEGNAZIONE IN PIANO DI RIPARTO

        Ritenete possibile assegnare iil credito fiscale ex art 117 al curatore in conto compenso finale?
        • Stefano Andreani - Firenze
          Luca Corvi - Como

          13/10/2021 17:38

          RE: RE: RE: CREDITO IVA FINALE – CESSIONE – ASSEGNAZIONE IN PIANO DI RIPARTO

          L'assimilazione del Curatore a un "singolo creditore" non ci pare pacifica, ma se l'assegnazione avviene al valore nominale del credito riteniamo che, con il parere favorevole del Comitato dei Creditori e l'approvazione del Giudice Delegato, l'ipotesi possa essere praticabile.

          Il vero problema è ma formalizzazione dell'operazione, di complessità e rischi tali che non ci risulta sia mai stata nella pratica posta in essere.

          Per una disamina della questione si rinvia alla seguente risposta.
          • Sonia Chiti

            Prato
            14/10/2021 11:25

            RE: RE: RE: RE: CREDITO IVA FINALE – CESSIONE – ASSEGNAZIONE IN PIANO DI RIPARTO

            Buongiorno,
            per completezza di informazioni Il credito sarebbe stato assegnato al valore nominale e all'istanza dei curatori, il GD ha così provveduto:
            "... visto l'art. 117 co.3 l.f., il quale afferma che "il Giudice Delegato, nel rispetto delle causa di prelazione, può disporre che ai singoli creditori che vi consentono, siano assegnati, in luogo delle somme agli stessi spettanti, crediti di imposta del fallito non ancora rimborsati";
            ritenuto che tale disposizione non si possa applicare, neppure in via analogica, alla figura del curatore, il quale non è creditore concorsuale ma ausiliario del giudice e pubblico ufficiale, il cui compenso trova
            collocazione non nel concorso formale ma nelle prededuzioni;
            considerato che il credito di imposta sia da qualificare come bene giuridico - mobile, del tipo del titolo di credito esigibile, una volta scaduto, nei confronti dell'Erario per poter chiedere l'opportuno rimborso
            o la compensazione con altri tributi gravanti sul creditore-contribuente:
            visto l'1471 c.c. il quale recita "Non possono essere compratori nemmeno all'asta pubblica, né direttamente né per interposta persona(1): […] 2) gli ufficiali pubblici, rispetto ai beni che sono venduti per loro ministero" l'acquisto o attribuzione dello stesso al Curatore sia espressamente precluso dalla legge;
            ne consegue che l'istanza formulata dalla Curatrici non può trovare accoglimento e, pertanto, il soddisfacimento del loro compenso deve trovare soddisfazione in sede di riparto secondo l'ordinaria
            procedura; ..."
            • Stefano Andreani - Firenze
              Luca Corvi - Como

              14/10/2021 11:33

              RE: RE: RE: RE: RE: CREDITO IVA FINALE – CESSIONE – ASSEGNAZIONE IN PIANO DI RIPARTO

              Ringraziamo per la segnalazione: scopo di questo Forum è proprio quello di condividere esperienze e competenze.
    • Filomena Mancini

      Teramo
      18/12/2021 18:11

      RE: CREDITO IVA FINALE – CESSIONE – ASSEGNAZIONE IN PIANO DI RIPARTO

      Buonasera,
      e se uno dei creditori ammessi al passivo e destinatari del riparto fosse l'Agenzia delle Entrate?
      Secondo voi si può proporre di pagare in parte la quota spettante dal riaprto mediate cessione del credito iva?
      Grazie
      • Stefano Andreani - Firenze
        Luca Corvi - Como

        26/12/2021 11:17

        RE: RE: CREDITO IVA FINALE – CESSIONE – ASSEGNAZIONE IN PIANO DI RIPARTO

        In linea di principio, se l'Agenzia fosse d'accordo, diremmo certamente di sì: la norma lo prevede, il creditore vi consente, le questioni procedurali è nell'interesse del creditore risolverle.

        Sotto il profilo pratico, ovvero sull'effettiva possibilità di ottenere il consenso da parte del creditore Agenzia delle Entrate, siamo invece molto dubbiosi, non foss'altro perché non ci risulta che l'Agenzia abbia predisposto una procedura per poterlo fare.
        • Filomena Mancini

          Teramo
          29/12/2021 20:00

          RE: RE: RE: CREDITO IVA FINALE – CESSIONE – ASSEGNAZIONE IN PIANO DI RIPARTO

          GRAZIE
        • Silvia Pirini

          SAN LAZZARO DI SAVENA (BO)
          05/10/2023 17:57

          RE: RE: RE: CREDITO IVA FINALE – CESSIONE – ASSEGNAZIONE IN PIANO DI RIPARTO

          Buonasera,
          nel caso in cui il creditore ammesso allo stato passivo che rimane parzialmente insoddisfatto dal riparto finale è Agenzia entrate-Riscossione per crediti vantati da Agenzia delle Entrate, ritenete che si possa lasciare il credito iva maturato in corso di procedura e che maturerà sul compenso del curatore nella disponibilità di Agenzia delle Entrate (cioè senza chiederlo a rimborso, senza cederlo a terzi e senza formale assegnazione)?
          Ritengo che tale modalità sarebbe più conveniente per il creditore Agenzia delle Entrate piuttosto che cedere il credito ad un soggetto terzo.
          Inoltre, nel caso prospetto mi sembra abbia anche poco senso fare una assegnazione del credito all'Agente della Riscossione.
          Cordiali saluti
          • Stefano Andreani - Firenze
            Luca Corvi - Como

            10/10/2023 01:50

            RE: RE: RE: RE: CREDITO IVA FINALE – CESSIONE – ASSEGNAZIONE IN PIANO DI RIPARTO

            Sotto il profilo sostanziale non vi sono dubbi che il semplice abbandono dei crediti verso l'Agenzia delle Entrate sia la soluzione migliore:

            - rispetto alla cessione, perché più vantaggiosa per l'Erario

            - rispetto all'assegnazione, perché evidentemente molto meno impegnativa sotto il profilo procedurale.

            Sotto il profilo rigorosamente formale tal procedimento non è invece perfettamente rispettoso della procedura, atteso che la legge scinde le due fasi della liquidazione dell'attivo e della soddisfazione del passivo, con l'unica eccezione, appunto, dell'assegnazione prevista dall'art. 117, II comma, l.fall.

            Siamo quindi, a nostro avviso, in un'area di discrezionalità del Giudice Delegato, al quale quindi sottoporremmo la proposta; se verrà respinta, riteniamo che in subordine la via dell'assegnazione sia certamente preferibile, rispetto alla cessione a terzi.