Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - CHIUSURA PROCEDURA

CREDITO IVA PERIODO FALLIMENTARE E CHIUSURA PROCEDURA

  • Micaela Marcelli

    POGGIBONSI (SI)
    13/06/2024 10:39

    CREDITO IVA PERIODO FALLIMENTARE E CHIUSURA PROCEDURA

    Buongiorno,
    vorrei sottoporre il presente quesito in relazione al trattamento del credito IVA sorto nel periodo fallimentare.
    In particolare la procedura ha maturato un credito IVA nel periodo fallimentare dovuto alle fatture emesse dai professionisti che hanno assistito la procedura, ho già provveduto a richiedere il minor credito del triennio, ma residua ancora un credito da recuperare con l'ultima dichiarazione IVA che verrà presentata dopo la cessazione della P.IVA.
    Il mio dubbio nasce dal fatto che la patita IVA può essere cessata soltanto dopo aver chiuso il fallimento ed il credito IVA può essere chiesto soltanto dopo aver chiuso la partita IVA, mi chiedo quindi se nel rendiconto finale devo inserire il credito potenziale e non ancora riscosso e quindi chiedere la chiusura della procedura oppure è possibile presentare l'istanza al Giudice per la cessazione della partita IVA prima di presentare il rendiconto finale così da poter chiedere il rimborso dell'IVA, ma in questo caso dovrei comunque tenere attivo il conto corrente della procedura e depositare il rendiconto finale soltanto nel 2025 quando avrò ottenuto il rimborso dell'IVA.
    Quale delle due procedure è quella corretta secondo il Vostro parere?
    Potrebbe essere più conveniente cedere il credito fiscale ad una società esterna?

    Ringrazio ancticipatamente per la risposta.
    • Stefano Andreani - Firenze
      Luca Corvi - Como

      25/06/2024 18:14

      RE: CREDITO IVA PERIODO FALLIMENTARE E CHIUSURA PROCEDURA

      La partita IVA può essere chiusa prima della chiusura del fallimento e anzi, qualora fosse terminata l'attività rilevante ai fini di tale tributo, la chiusura della partita IVA è a nostro avviso il comportamento più corretto.

      Non è necessaria l'autorizzazione del Comitato dei creditori e/o del Giudice delegato.

      Ciò premesso, per quanto riguarda le modalità di realizzo di tale credito, le alternative sono chiare:

      - attendere il rimborso

      - cedere il credito, con procedura competitiva.

      La prima comporta chiudere la procedura più tardi, ma riscuotendo il 100% del credito, la seconda consente di chiudere prima la procedura, ma l'importo realizzato sarà presumibilmente nettamente inferiore.

      La scelta è di pura convenienza, tenendo conto delle altre operazioni ancora da compiere, dell'entità del credito, della composizione del passivo, delle indicazioni del Tribunale su quale aspetto sia opportuno privilegiare: celerità o massimizzazione dell'attivo, ecc..
      • Micaela Marcelli

        POGGIBONSI (SI)
        26/06/2024 15:39

        RE: RE: CREDITO IVA PERIODO FALLIMENTARE E CHIUSURA PROCEDURA

        Ringrazio per la risposta e chiedo cortesemente una precisazione.
        Il Tribunale prima di liquidare il saldo del compenso al Curatore Fallimentare chiede la presentazione del rendiconto finale, pertanto per emettere l'ultima fattura il Curatore deve prima presentare il rendiconto finale, poi chiedere la liquidazione del compenso e quindi effettuare il pagamento a cui segue l'emissione della fattura.
        In questo caso quindi non posso chiudere la partita IVA della procedura se prima la procedura non ha ricevuto la fattura dal Curatore.
        Dovrei quindi presentare un rendiconto finale indicando il credito IVA non ancora rimborsato ma già maturato? e l'IVA sulla fattura del Curatore come viene gestita se ho già presentato il rendiconto finale?

        Perdonate la richiesta, ma trovo difficile individuare i tempi per recuperare tutto il credito IVA disponibile.

        Grazie
        • Stefano Andreani - Firenze
          Luca Corvi - Como

          27/06/2024 22:02

          RE: RE: RE: CREDITO IVA PERIODO FALLIMENTARE E CHIUSURA PROCEDURA

          La partita IVA può essere chiusa prima della chiusura del fallimento e anzi, qualora fosse terminata l'attività rilevante ai fini di tale tributo, la chiusura della partita IVA è a nostro avviso il comportamento più corretto.

          Non è necessaria l'autorizzazione del Comitato dei creditori e/o del Giudice delegato.

          Ciò premesso, per quanto riguarda le modalità di realizzo di tale credito, le alternative sono chiare:

          - attendere il rimborso

          - cedere il credito, con procedura competitiva.

          La prima comporta chiudere la procedura più tardi, ma riscuotendo il 100% del credito, la seconda consente di chiudere prima la procedura, ma l'importo realizzato sarà presumibilmente nettamente inferiore.

          La scelta è di pura convenienza, tenendo conto delle altre operazioni ancora da compiere, dell'entità del credito, della composizione del passivo, delle indicazioni del Tribunale su quale aspetto sia opportuno privilegiare: celerità o massimizzazione dell'attivo, ecc..
          • Micaela Marcelli

            POGGIBONSI (SI)
            01/07/2024 09:05

            RE: RE: RE: RE: CREDITO IVA PERIODO FALLIMENTARE E CHIUSURA PROCEDURA

            La ringrazio sig. Andreani,
            ma mi ha scritto di nuovo la stessa cosa che mi aveva già scritto con la precedente risposta,
            si tratta forse di un refuso oppure non è possibile avere indicazioni per il caso che ho presentato?
            Micaela Marcelli
            • Stefano Andreani - Firenze
              Luca Corvi - Como

              02/07/2024 08:29

              RE: RE: RE: RE: RE: CREDITO IVA PERIODO FALLIMENTARE E CHIUSURA PROCEDURA

              In primo luogo ci scusiamo per la ripetizione della risposta, frutto evidentemente di un disguido,

              Passando a esaminare il quesito il ventaglio delle possibilità è ampio, vediamo di inquadrare le principali alternative (ovviamente, supponendo che siano state compiute tutte le alte operazioni di realizzo dell'attivo).

              Per massimizzare il ricavo, il Curatore può chiedere la liquidazione del compenso sulla base degli elementi che verranno inseriti nel rendiconto, precisando che il pagamento avverrà in sede di riparto finale. Quindi emettere la fattura, registrarla, chiudere la partita IVA chiedendo il rimborso dell'IVA che risulta dall'ultima dichiarazione, attendere il rimborso e solo successivamente passare alle operazioni di chiusura.

              Per accelerare la procedura, dopo aver chiuso la partita IVA può cedere il credito che ne deriva con procedura competitiva.


              Come altra opzione, una volta liquidato il suo compenso ed essendo quindi noto quanto sarà l'IVA a credito nella dichiarazione che verrà presentata l'anno successivo, può cedere il credito futuro che ne risulterà; la partita IVA della procedura la chiuderà sempre solo dopo aver emesso e registrato la sua fattura.

              Oppure può chiudere la partita IVA prima dell'emissione della sua fattura e o attendere il rimborso o cedere il credito come credito futuro. Il credito IVA generato dalla sua fattura andrà inevitabilmente perduto.


              Oppure, nella dichiarazione IVA che presenta nell'anno in cui intende chiudere la procedura, relativa all'anno precedente, può chiedere il rimborso del minore credito IVA dell'ultimo triennio e, ancora, attenderne il rimborso o cederlo; poi il credito IVA che emergerà dopo aver registrato la sua fattura lo utilizzerà per il versamento della relativa ritenuta d'acconto, che sarà di importo leggermente inferiore.


              Come si vede, le alternative sono svariate, e la scelta dovrà tener conto, oltre che delle variabili già evidenziate nella risposta precedente, di come "girano" i numeri: quant'è il credito IVA senza quello derivante dalla fattura del curatore, di che importo sarà quella fattura, ecc.