Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - LA LEGGE FALLIMENTARE

Concordato fallimentare - dissenso Agenzia Entrate Riscossione

  • Dario Bruno

    Salerno
    13/10/2022 13:31

    Concordato fallimentare - dissenso Agenzia Entrate Riscossione

    Buongiorno, la presente per richiedere il Vs illuminante ausilio sulla seguente questione.

    In seno alla procedura fallimentare di cui sono curatore, è stata formulata una proposta di concordato fallimentare con previsione di soddisfazione dei privilegiati in misura pari al 18% e dei chirografari in misura pari al 7%.

    L'Agenzia delle Entrate Riscossione ha depositato una nota testualmente riferendo:
    "Con riferimento alla proposta di concordato fallimentare di cui all'oggetto, dopo aver provveduto ad inoltrare la proposta al/agli Ente/i creditore/i interessato/i, lo scrivente Agente della Riscossione, in qualità di creditore esprime formale dichiarazione di dissenso (limitatamente ai crediti chirografari) per gli Enti di seguito elencati:"
    segue l'elenco delle singole cartelle, raggruppate per Ente Impositore.

    In riferimento ad ogni singola cartella vieni indicato il "credito a ruolo" e il "credito ammesso".

    Questi due valori, ho notato, oltre a coincidere sempre, coincidono, altresì, con la cifra che, negli estratti di ruolo allegati alla domanda di ammissione, viene indicata come "valore residuo" ma senza specificazione alcuna della quota ammessa in privilegio e di quella ammessa in chirografo.

    Si fa, cioè, indicazione della sola cifra.

    Questi valori, nell'estratto di ruolo allegato alla domanda di ammissione, a volte sono qualificati come chirografari già e, a volte, sono qualificati come privilegiati.

    Orbene, i dubbi che mi attanagliano sono i seguenti:
    1) l'Agenzia delle Entrate-Riscossione è legittimata ad esprimere il dissenso per conto dei singoli enti impositori?

    2) considerando che l'ADER ha dichiarato di esprimere il dissenso "limitatamente ai crediti chirografari" e premesso che alcun dubbio sussiste per i crediti chirografari ab origine, per quelli che non sono tali, in difetto di specifica indicazione della quota ammessa in chirografo, sulla cifra totale devo considerare e computare, automaticamente, ai fini del voto, solo la quota di privilegio degradata in chirografo di cui la proposta non prevede la soddisfazione integrale?

    Esempio pratico: nel caso di specie la proposta prevede il soddisfacimento dei privilegiati in misura pari al 18%; quindi, su un credito di 100 in privilegio, l'82% è da considerarsi automaticamente come chirografo.
    ADER esprime il dissenso in relazione alla cartella che porta il credito di 100 che nell'estratto di ruolo è qualificato come previlegio e non dice qual'è la quota di questi 100 da considerare in chirografo.
    Ai fini del voto, di questi 100, computo direttamente solo l'82% ?

    Grazie infinite.
    Cordiali Saluti
    • Stefano Andreani - Firenze
      Luca Corvi - Como

      02/11/2022 14:18

      RE: Concordato fallimentare - dissenso Agenzia Entrate Riscossione

      L'art. 87, comma 2-bis, del D.P.R. 602/73 recita: "L'agente della riscossione cui venga comunicata la proposta di concordato, ai sensi degli articoli 125 o 126 del Regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, la trasmette senza ritardo all'Agenzia delle entrate ... e la approva, espressamente od omettendo di esprimere dissenso, solamente in base a formale autorizzazione dell'Agenzia medesima".


      Di conseguenza, relativamente a quanto esposto nel primo quesito, si pongono a nostro avviso due problemi:

      a) per quanto riguarda i crediti dell'Agenzia delle Entrate, non ci pare che il testo della comunicazione trasmessa da ADER dimostri l'esistenza di una "formale autorizzazione dell'Agenzia": tale autorizzazione non è prodotta e nemmeno il testo della comunicazione in realtà dà atto dell'esistenza di essa; riteniamo quindi che per quanto riguarda essi, il dissenso di ADER non sia legittimo

      b) per quanto riguarda i crediti vantati da altri Enti, il dubbio è se il mandato da essi conferito comprenda anche la facoltà di esprimere il voto in questione; riteniamo non spetti certo al Curatore chiarire tale dubbio ma spetti ad ADER dare prova di avere tale potere; pertanto sarà onere di ADER o dimostrare di avere mandato anche per esprimere il voto o produrre lo specifico incarico dai veri Enti a esprimerlo, in autonomia o dietro loro indicazione.

      Infine, ricordiamo che ADER ha invece potere di voto relativamente ai suoi crediti propri, in primo luogo gli aggi di riscossione.


      Per quanto riguarda il secondo quesito (che potrebbe peraltro essere superato dalla risposta al primo) riteniamo che la linea ipotizzata in esso sia condivisibile.