Forum FISCALE - AREA FISCALE E TRIBUTARIA

tassazione periodo fallimentare in caso di transazione su un proprio credito oggetto di lodo

  • Marco Balbi

    savona
    19/01/2020 21:42

    tassazione periodo fallimentare in caso di transazione su un proprio credito oggetto di lodo

    Pr.mo forumo Fallco,
    la tassazione del reddito d'impresa endo fallimentare per i soggetti
    IRES ai sensi dell'art. 183 t.u. ii.dd. colpisce la differenza tra residuo attivo (avanzo della procedura) e il patrimonio netto iniziale (cioè quello risultante dall'ultima dichiarazione ante fallimento) ponendo quest'ultimo pari a zero se negativo
    Nel nostro caso il fallimento della s.r.l. ha sostanzialmente solo debti e un credito derivante da un lodo arbitrale per il pagamento di prestazioni, già quasi completamente fatturate, nei confronti di un corsorzio che però nel periodo prefallimentare non ha adempiuto spontaneamente al pagamento. Il lodo di per sè non è esecutivo e la società poi fallita non aveva la liquidità per incaricare un avvocato per rendere esecutivo lo stesso (deposito, notifica, ecc).
    Tale credito essendo risalente come da lodo ha maturato degli interessi di mora rilevanti.
    Per evitare le lungaggini di una lunghissima causa nei confronti del consorzio (senza proprio patrimonio e il debito non è riconducibile direttamente ai fini propri dello statuto), alcuni dei cui soci sono falliti o in liquidazione, quindi incapienti, si è arrivati ad un accordo transattivo.
    La transazione ha previsto il pagamento da parte solo di alcuni soci del consorzio debitore proquota , quindi un'importo inferiore all'importo complessivo (capitale+interessi di mora maturati) purtuttavia superiori all'importo già fatturato.
    Quindi la differenza è da imputare ad interessi di mora senza applicazione dell'iva.
    Se la società non fosse fallita sarebbero tassabili annualmente secondo il criterio di cassa. Ma nel fallimento c'è l'art. 183 tu.
    Il ricavato complessivo ovviamente copre solo in piccolissima parte i creditori della massa fallimentare.
    Quindi rimane comunque un disavanzo patrimoniale finale.
    Conseguentemnete dato il meccanismo dell'art. 183 tu di cui in premessa di fatto non c'è imponibile IRES.
    E' CORRETTO?
    Quindi l'erario non può eccepire che in caso di cancellazione della s.r.l. fallita (e i soci pro quota) una plusvalenza tassabile irpef per il venir meno dell'esistenza dei debiti insoddisfatti dato che cessa il debitore?
    E' CORRETTO?
    Scusatemi ma certe domande e risposte del Vs interessantissimo forum evidenziano non di rado comportamenti a dir poco non ortodossi dell'agenzia delle Entrate nei confronti del curatore per effetti connaturati alla chiusura del fallimento; effetti che non dipendono e non possono dipendere dal curatore e contro i quali il curatore non ha strumenti.
    Ringrazio anticipatamente per la Vs collaborazione in merito.
    cordialmente
    • Stefano Andreani - Firenze
      Luca Corvi - Como

      20/01/2020 06:22

      RE: tassazione periodo fallimentare in caso di transazione su un proprio credito oggetto di lodo

      E' assolutamente corretto che, non essendovi residuo attivo, non vi sia alcun reddito imponibile relativo al periodo endofallimentare.

      Non riusciamo a comprendere la seconda domanda, che quindi chiediamo di precisare meglio.